La penisola italiana si caratterizza per una notevole complessità geologica, cosa che ha favorito la formazione di materiali assai differenti e spesso unici. Uno di questi è proprio io marmo peperino, ancora oggi largamente usato nell’edilizia urbana privata e pubblica.
A volte definito semplicemente pietra, il marmo peperino è una roccia magmatica, di origine vulcanica, la cui formazione si pensa abbia avuto origine dalle eruzioni avvenute tra 600.000 e 20.000 anni fa.
Come già per altri materiali, il peperino si lega ad alcuni territori piuttosto circoscritti che si localizzano con la provincia di Viterbo e i Colli Albani in quella di Roma.
Benché il Lazio sia la Regione in cui si registra maggiore abbondanza, il marmo peperino si rintraccia anche in Toscana, sul monte Amiato. Questo nome così particolare deriva dal latino piper, che significa pepe.
Il perché di questo nome va cercato nelle proprietà di questa pietra vulcanica che al suo interno presenta delle tracce di biotite, sotto forma di piccoli grani neri simili al pepe.
La biotite contribuisce anche al caratteristico colore grigio di questo materiale che è frutto della cementazione di prodotti vulcanici. Il peperino si distingue in due tipologie:
Si tratta del medesimo materiale, originato in epoca differente e a partire da due diverse eruzioni. Il colore grigio è il medesimo ma vi sono alcune differenze in termini di minerali individuabili all’interno della composizione.
Anche in questo caso non si può prescindere da alcune considerazioni storiche. Anticamente, infatti, questo marmo era così adoperato per la costruzione di intere abitazioni, vuoi per l’abbondanza del materiale, vuoi per la sua capacità di soddisfare le esigenze edilizie del passato ma anche, e forse soprattutto, per via della sua facilità di lavorazione.
Oggi il marmo peperino è un materiale ancora largamente usato ma in contesti assai diversi. Ciò che oggi si apprezza del marmo peperino è in particolare la sua porosità, che lo rende particolarmente adatto in quei contesti in cui è importante garantire la sicurezza delle persone, quindi per la realizzazione di:
Tra gli impieghi più frequenti bisogna aggiungere anche le pavimentazioni, in particolare quelle per esterni, che sfruttano al meglio le caratteristiche di quest’antica pietra.
Pur essendo una pietra molto resistente, la sua lavorazione è semplice, come il taglio e, quindi, la sua applicazione.
A questo si aggiunge, come accennato, la sua porosità, che rappresenta anche il peggior difetto: se, infatti, essa consente al marmo peperino di adattarsi egregiamente agli usi esterni, sottoposti alle intemperie, allo stesso tempo lo rende particolarmente sensibile alle macchie, che assai difficilmente si potranno asportare, in particolare se oli, grassi, sughi o altri liquidi.