Il travertino romano, come si può evincere già dal nome è noto da tempi antichissimi. Furono infatti proprio gli antichi romani ad apprezzarne così tanto le qualità da farne la pietra principale utilizzata durante i tempi della Repubblica e dell’Impero. Far arrivare questo materiale a Roma risultava molto facile perché si poteva far arrivare sia via terra che via mare i romani. Durante i tempi d’oro della civiltà romana, dalle cave che si trovano nell’area tiburtina, vennero estratti milioni di metri cubi di questa pietra preziosa. Nonostante, infatti, si trovi un po’ in tutta Italia, è nel territorio romano che il travertino raggiunge il suo picco qualitativo.
Il travertino era considerato uno dei materiali più preziosi a Roma ed era particolarmente ambito da architetti e costruttori che lo sceglievano per realizzare i propri edifici. Ogni costruzione importante, doveva per una questione di status, esibire specialmente nelle parti più visibili come cortili e facciate degli elementi che fossero stati realizzati in travertino romano. Ecco che questo materiale divenne il simbolo della magnificenza economica. Anche le classi meno agiate, facevano a gara per accaparrarsi dei pezzi di travertino per decorare anche solo dei piccoli complementi della propria casa, come ad esempio i dettagli di una porta o qualche serramento.
L’apprezzamento per il travertino romano non si ferma sicuramente alla caduta dell’Impero Romano. Grazie soprattutto alla corte dei Papi, esso diventa un materiale fondamentale per la Roma del rinascimento e la Roma barocca. Il travertino romano viene particolarmente apprezzato per la sua versatilità. Uno dei motivi del suo successo millenario è proprio la capacità quindi di farsi interprete in più stili architettonici. Plasmandosi alla perfezione e mantenendo le caratteristiche che lo rendono inconfondibile è particolarmente amato anche al giorno d’oggi.
Il travertino è una roccia di origine calcarea che si forma per la precipitazione di carbonato di calcio e si caratterizza per un aspetto cavernoso. Quello che distingue quindi il travertino romano è la struttura alveolare che presenta buchi di diverse dimensioni, che si possono agglomerare in più formazioni distinte e sempre diverse. Parte integrale del fascino di questo materiale, i buchi si devono ai vuoti lasciati dai vegetali che si sono poi decomposti.
Il travertino tende a indurire particolarmente nel tempo e resiste molto bene al gelo.
Il colore del travertino può variare moltissimo in virtù di quanti ossidi ha incorporato nel suo percorso. Essendo questa pietra porosa per sua natura tende a incorporare molti ossidi: la colorazione naturale può dunque variare da un chiarissimo color latte fino a un noce passando per sfumature di colori molto più caldi come rosso e giallo. Grazie all’utilizzo di resine colorate che hanno ringiovanito un po’ l’aspetto di questo di questa pietra, il travertino romano è utilizzato e molto di tendenza negli arredi moderni.
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